Fondazione Galileo Galilei
Piccola macchina motore

Descrizione

Dovrebbe trattarsi di uno dei progetti di macchina che avvicinano gradatamente alla costruzione di macchine, da poter utilizzare per produrre energia sufficiente per essere utilizzata.
Successivamente al restauro l'apparecchio ha funzionato come motore applicandovi una tensione di alcuni volts.

L'intervento di restauro

L' apparecchio, completo delle parti principali, è stato smontato quasi completamente (immagine 2). Era molto coperto di polvere, e presentava su tutte le superfici macchie di natura varia e ossidazioni sulle parti metalliche (immagine 3). Anche questo apparecchio, come altri della stessa collezione, ha subito in passato una sorta di restauro consistente soprattutto nell'aver dato uno strato di vernice nera a tutta la struttura (immagine 4).
Alla macchina mancavano diversi pezzi: uno dei contatti di rame del collettore; ad uno dei fili conduttori, i capicorda di rame e gli isolanti a calza di cuoio relativi; la linguetta metallica di fermo fra l'albero del rotore e la puleggia di ottone (immagine 5).
Nell' intervento di restauro i capicorda di rame mancanti sono stati costruiti e saldati ai relativi fili, su questi sono stati cuciti gli isolanti a calza di cuoio ed è stata ricostruita e posizionata la linguetta per il collegamento fra albero ruotante e puleggia di ottone. L'archetto di reggetta di ferro che sostiene un estremo del rotore era malfermo in quanto fissato alla tavola di base in maniera approssimativa (immagine 6). L'archetto di ferro che supporta una estremità del collettore, è stata verniciata a smalto nero e fissata alla base di legno, mediante quattro viti di ottone in luogo dei vecchi chiodi. Le superfici di ottone sono state disossidate con EDTA tetrasodico e protette con cera microcristallina. Le parti di ferro sono state spazzolate a mano con spazzole metalliche; le parti ruotanti sono state lubrificate con olio per armi, quelle fisse sono state protette con soluzione acrilica. Si è ricostruito e saldato a stagno il contatto a lamella di rame che agisce sul collettore.
I graffi e le ammaccature più evidenti, presenti sulla struttura, sono stati ritoccati con vernice alla gommalacca e nerofumo. La tavola di base della macchina è stata stuccata dove necessario e ripassata a tampone con vernice alla gommalacca annerita. I chiodi arrugginiti che fissavano i quattro piedini al basamento dell'apparecchio, sono stati sostituiti con viti di ottone.

immagine 6
immagine 1 -Piccola macchina a motore dopo il restauro
immagine 2
immagine 3
immagine 4
immagine 5
Fondazione Galileo Galilei / Museo degli Strumenti per Il Calcolo