Fondazione Galileo Galilei
Dischi per tripodi per lo studio dell'elettricità prodotta dallo sfregamento fra coppie di diversi materiali

Descrizione

Molti sono i tripodi disponibili costruiti da Pacinotti per gli esperimenti sulla elettricità prodotta dall'attrito fra le coppie di materiali diversi, ma solo alcuni meritano di essere restaurati e consentono in questo modo di fornire indicazioni precise riguardo al modo in cui era configurata l'attrezzatura dell'esperimento.

Stato prima del restauro

Per questo sono stati scelti sei tripodi completi dei particolari essenziali (immagine 1). Nei tripodi disponibili su cui è stato effettuato il restauro, i dischi risultavano per la maggior parte ancora ricoperti con la gommalacca originale. Le bacchette di vetro erano intere, anche se staccate dalla boccola di sostegno: la pece greca che faceva da collante si è frantumata. La carta che rivestiva il vetro era staccata in più punti, le parti di ottone erano molto ossidate e le tre viti calanti erano bloccate nelle rispettive sedi filettate. I sostegni di legno erano tarlati e macchiati.

L'intervento di restauro

Nell'intervento di restauro le bacchette di vetro sono state rinsaldate al tripode, colando pece greca a caldo nella boccola, fra vetro e ottone (immagine 2). Quindi si è provveduto a disossidare al meglio la struttura di ottone mediante impacchi con esametafosfato di sodio e si è protetta la superficie con cera microcristallina (immagine 3). Le viti calanti sono state sbloccate e rese scorrevoli nelle relative filettature. La ceralacca di copertura sui dischi è stata pulita dalla polvere e dalle varie macchie, con ovatta appena inumidita di alcool e olio paglierino. La carta di rivestimento delle bacchette di vetro è stata riavvolta sulla bacchetta e fissata con un leggero strato di colla vinilica diluita fra vetro e carta, nei punti distaccati. I sostegni di legno sono stati disinfettati con antitarlo liquido e puliti con acqua tiepida e paglietta fine d'acciaio avvolta in un panno di garza. I fori sono stati otturati con stucco plastico. La superficie è stata passata a tampone con vernice alla gommalacca (immagine 1 e 4).

immagine 1
immagine 2
immagine 3
immagine 4
immagine 5
Fondazione Galileo Galilei / Museo degli Strumenti per Il Calcolo