Fondazione Galileo Galilei
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Abaco Russo (Tschoty)

L‘abaco è uno strumento di annotazione numerica; il suo nome deriva, presumibilmente, dal greco abax che significa " tavola ricoperta di polvere ". Per effettuare i calcoli, infatti, si utilizzava una tavoletta coperta di sabbia o polvere, su cui si disegnavano le cifre. Si passò poi alla tavoletta coperta di cera per arrivare a quella scanalata su cui porre sassolini che contrassegnano le quantià.
L‘abaco è costituito da un telaio e alcune stecche - poste perpendicolarmente rispetto al lato lungo del telaio - sulle quali scorrono delle palline. Si usa ponendolo su di un piano, in modo che le stecche risultino verticali.
L‘abaco russo (o tschoty) è molto simile a quello europeo ed è costituito da un certo numero di stecche su cui si muovono 9 o 10 palline. Ogni stecca indica un certo ordine di grandezza, mentre ogni pallina di una certa stecca indica un‘unità di quell’ordine. Spesso le due palline centrali di ogni stecca (la quinta e la sesta) hanno colore diverso.

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