Il Restauro
Stato prima del restauro
La macchina ci perviene mancante dei due elettromagneti posizionabili sotto il piatto girevole.
Manca uno dei quattro morsetti serrafilo montati sopra le sbarrette (immagine 2) porta magneti. Non c'è la cinghia di trasmissione fra la puleggia della manovella e quella del piatto girevole.
Lo stesso disco di rame che costituisce il piatto non è molto piano.
L'albero e la boccola del suddetto piatto hanno gioco eccessivo.
Il cerchio d'ottone a sezione trapezoidale che fa da guida agli scandagli tastatori è spezzato in prossimità di uno dei due punti di sostegno. Sono visibili i residui (immagine 3) di stagno dovuti ad una vecchia saldatura del pezzo.
La parte d'ottone con i cilindretti a molla degli scandagli è fissata in modo precario e instabile alla bacchetta di legno mediante nastro isolante di vecchio tipo. I cilindretti (immagine 4) tastatori sono bloccati.
Le sbarrette per il posizionamento dei magneti hanno diverse incrinature.
Sopra il piano della scatolatura di legno si notano interventi di ricopertura di fori con diametro di alcuni centimetri. Due di questi testimoniano che inizialmente gli elettromagneti avevano una posizione fissa sotto il piatto girevole. Un altro foro dimostra che l'interasse fra manovella e piatto era minore e anche il listello di supporto che si trova sotto la manovella risulta spostato.
La puleggia di legno più grande composta da tre settori incollati e torniti è prossima a scomporsi a causa del movimento che il legno ha subito nel tempo.
I blocchetti di legno di supporto alle barrette dei magneti sono scolati.
Una parte della cornice (immagine 5) di base della scatolatura è completamente staccata ed un'altra lo è parzialmente.
La struttura in legno è molto macchiata e annerita. Vi sono fessure e molti graffi. Le superfici di ottone sono ossidate in particolare dove è deteriorata la vernice di gommalacca. Il tipo di verniciatura non è perfettamente uniforme.
È interessante notare come è stato realizzato il sistema di fissaggio per la regolazione dei magneti ed i supporti del cerchio dei tastatori. La vite di fissaggio, si inserisce in un foro fatto ortogonalmente in un cilindretto d'ottone che attraversa tutto lo spessore del legno che lo alloggia, in questi è bloccato mediante una chiavetta inserita radialmente ad una estremità del cilindretto.
Il rapporto del numero di giri fra manovella e piatto girevole è variabile utilizzando i differenti diametri delle pulegge (immagine 6) ( tre sulla puleggia grande, due sulla piccola) fino a comporre sei diversi rapporti : 1/3,2- 1/4,3- 1/4,4- 1/5,6- 1/5,9- 1/7,6.
L'intervento di restauro
L'apparecchio è stato smontato completamente e ripulito dai residui oramai seccati dei lubrificanti usati sulle parti in movimento.
È stata ridata la planarità al disco di rame girevole.
Si è ridotto il più possibile il gioco fra albero e boccola del piatto rotante inserendo fra essi una lamina di ottone di spessore appropriato.
Il cerchio d'ottone porta scandagli, spezzato sulla circonferenza, è stato incollato sulla frattura in luogo di una saldatura a caldo onde evitare un ulteriore deterioramento del pezzo.
È stato ricostruito il morsetto serrafilo (immagine 7) mancante su una della sbarrette porta magnete.
Allo scopo di completare la macchina nelle sue parti essenziali,i due elettromagneti (immagine 8), che venivano posizionati sotto il piatto girevole, sono stati ricostruiti secondo le indicazioni ricavate dalla bibliografia esistente su questo apparecchio. Per la misura del diametro esterno del rocchetto del filo ci si è rifatti alle impronte lasciate sui sostegni dai solenoidi perduti. Il filo di rame usato è rivestito di filo di cotone, come in uso all'epoca.
Sono stati incollati i settori che compongono la puleggia grande di legno.
Sono stati attaccati con collante epossidico (immagine 9) i tastatori alle relative bacchette di legno, delle quali è stato prima ritornito il punto della battuta.
Si sono incollati i pezzi staccati della scatolatura di legno.
Tutte le superfici di legno sono state ripulite dalle macchie e una volta stuccate le fessure si è rilucidata a pulimento la struttura.
I particolari metallici sono stati disossidati, curando di lasciare intatte le zone protette da vernice originale. Sopra le superfici metalliche si è applicata cera microcristallina.
Sono state lubrificate le zone di lavoro delle parti il movimento.
Come cinghia per trasmettere la rotazione dalla manovella al piatto è stato montato sulle pulegge un anello di gomma di misura appropriata, in modo da sollecitare il meno possibile con una tensione eccessiva i perni delle pulegge.