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Macchina dentatrice per ingranaggi

Il Restauro

Stato prima del restauro
La targhetta dell'inventario è dell'Istituto di Fisica Sperimentale (colore rosso) e reca il numero 384.
Risulta mancante la parte dell'apparecchio (contropunta) che doveva servire, all'occorrenza, per bloccare una delle estremità del pezzo in lavorazione.
La suddetta parte della macchina veniva all'occorrenza vincolata alla barra (immagine 2) di ottone superiore, la quale ha una sfinestratura rettangolare adatta ad accogliere il sostegno della contropunta.
È ancora montata sull'albero rotante una fresa a disco di diametro 16,8mm con tagliente sagomato per un profilo (immagine 3) di dente da ingranaggio.
Si è osservata una caratteristica costruttiva interessante nel metodo usato per vincolare assialmente l'ingranaggio sull'alberino che mediante la piccola manovella imprime la rotazione alla fresa. Invece di usare spinature o viti di pressione, è stato ricavata dal diametro maggiore dell'albero (immagine 4) una serie di otto facce piane adiacenti che nel verso dell'asse hanno una lunghezza di circa 13mm.
Un foro di forma ottagonale è poi stato ripetuto nella boccola porta ingranaggio creando un accoppiamento preciso fra i pezzi. Questo modo di vincolare una boccola ad un albero sarebbe valido anche oggi e non comporterebbe maggiore onere di tempo lavorativo rispetto ad un altro metodo di assemblaggio, in quanto la sfaccettatura sui pezzi verrebbe eseguita a macchina. In passato evidentemente il fattore tempo era considerato meno determinante nelle scelte di progettazione e l'abilità manuale suppliva alla mancanza di macchine utensili sofisticate.
La struttura (immagine 5) è molto ossidata, sia le parti di ottone che quelle di ferro. Il disco a dividere ha delle zone particolarmente ossidate in profondità.

L'intervento di restauro
Si è smontata (immagine 6) tutta la macchina in ogni singolo particolare, permettendo così la classificazione di alcune viti. L'intento è di accertare dati comuni ad altri apparecchi antichi, dei quali sia noto il periodo di fabbricazione e a questi riferirsi per datare la nostra macchina.
Sono state disossidate tutte le parti di ottone e di ferro. È stata ridata una leggera brunitura all'asta (immagine 7) flessibile di acciaio che porta il punzone di riferimento che si colloca sul disco divisore. Questa barra è stata protetta con grasso di vaselina. Tutte le altre parti sono state trattate con cera microcristallina.
La macchina è stata riassemblata e può considerarsi funzionante.

Filettature di alcune viti montate sulla dentatrice
n°1: 11,2mm(Diametro), 1,33mm (Passo), Fe (Materiale), registro (Impiego)
n°2: 9,2mm(D), 1,00mm (P), Fe (M), manovra (I)
n°3: 8,8mm(D), 1,25mm (P), Fe (M), collegamento (I)
n°4: 7,0mm(D), 0,88mm (P), Fe (M), collegamento (I)
n°5: 6,0mm(D), 0,87mm (P), Fe (M), manovra (I)
n°6: 5,5mm(D), 0,81mm (P), Fe (M), manovra e collegamento (I)
n°7: 5,1mm(D), 0,77mm (P), Fe (M), registro (I)
n°8: 4,8mm(D), 0,77mm (P), Fe (M), serraggio (I)
n°9: 4,7mm(D), 0,77mm (P), Fe (M), collegamento (I)
n°10: 4,2mm(D), 0,57mm (P), Fe (M), serraggio e collegamento (I)
n°11: 3,6mm(D), 0,66mm (P), Fe (M), collegamento (I)
n°12: 3,0mm(D), 0,47mm (P), Fe (M), collegamento (I)

 

 

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