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Apparecchio degli specchietti di Newton per la ricomposizione della luce

Tratto da Roberto Vergara Caffarelli, STRUMENTI SCIENTIFICI TRA XVIII E XIX SECOLO NEL DIPARTIMENTO DI FISICA DELL' UNIVERSITA' DI PISA, in:
C.A. Segnini e R. Vergara Caffarelli, ANTICHI STRUMENTI SCIENTIFICI A PISA (SEC. XVII - XX), pp. 131, Pisa, 1989.

Descrizione
Se si fa passare un sottile pennello di luce bianca attraverso un prisma, il fascio di luce si allarga notevolmente e si scompone in una serie di colori che si susseguono con insensibili sfumature. Questa serie continua di colori elementari, cui si da il nome di spettro solare, viene comunemente divisa in sette regioni, che formano i sette colori spettrali principali: rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, indaco, violetto.
Come si ottiene la decomposizione, così si può mostrare che tutti i colori dello spettro, riuniti insieme, ricostituiscono la luce bianca. Questo apparecchio serve per dimostrare, anche se in maniera approssimata, la ricomposizione della luce.
Illustrazione Sopra una base di ottone è montato un supporto, orizzontale e di altezza regolabile, che attraverso due scanalature simmetriche permette di disporre sette specchietti in maniera da far cadere tutti i raggi riflessi in un medesimo luogo su uno schermo.
Gli specchietti, di forma circolare, possono ruotare rispetto ad un asse orizzontale, il loro supporto è libero di ruotare verticalmente e di muoversi lungo la scanalatura. Si ottiene una chiazza illuminata in grigio più o meno chiaro. Non si ottiene il bianco perché ovviamente non si può raccogliere perfettamente tutto lo spettro.

Bibliografia
VIOLLE (1888), T.II, 1ère Partie, pp. 484-485. CATALOGO DUBOSCQ-PELLIN (1889), p. 97. BATTELLI e CARDANI Vol.II. pp. 216-218.

 

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Scheda Δ
Firma: Soleil à Paris
Identificazione: [inciso] 463. [Etichetta metallica] 85.
Provenienza: Duboscq.
Prezzo: Lire 80.
Materiale: Ottone, vetro.
Dimensioni: 340 x 390.
Datazione: è presente nell'inventario del 1880.