Specchio convesso
Tratto da Roberto Vergara Caffarelli, STRUMENTI SCIENTIFICI TRA XVIII E XIX SECOLO NEL DIPARTIMENTO DI FISICA DELL' UNIVERSITA' DI PISA, in:C.A. Segnini e R. Vergara Caffarelli, ANTICHI STRUMENTI SCIENTIFICI A PISA (SEC. XVII - XX), pp. 137, Pisa, 1989.
Descrizione
Lo specchio convesso ha una distanza focale di -125 mm, cui corrispondono -8 diottrie.
Una staffa semicircolare in ottone sostiene lateralmente la cornice in legno dello specchio e gli permette di ruotare intorno ad un asse diametrale orizzontale. Al centro della staffa è fissato un largo tubo che presenta, a metà altezza, una vite per bloccare il movimento di rotazione verticale della staffa. Il tubo si innesta in uno stelo che termina in una base. Questo supporto è in legno di castagno tornito. Nell'inventario del 1880 si trova: "Specchi (piano, concavo e convesso) rotondi su cornice e piede di castagno, aghi e ghiere per inclinarli e per alzare ed abbassare. Diam 0m,19 (sc.)".
Nel catalogo Duboscq-Pellin del 1886 è descritta la serie dei tre specchi, che era possibile acquistare nei diametri Om,33 - 0,m27 - 0m,24 - 0m,21 - 0m,19. Quest'ultimo gruppo costava 170 franchi, mentre nel catalogo 1880 è valutato 150 lire.