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Bilancia di Nemetz

Tratto da Roberto Vergara Caffarelli, STRUMENTI SCIENTIFICI TRA XVIII E XIX SECOLO NEL DIPARTIMENTO DI FISICA DELL' UNIVERSITA' DI PISA, in:
C.A. Segnini e R. Vergara Caffarelli, ANTICHI STRUMENTI SCIENTIFICI A PISA (SEC. XVII - XX), pp. 115 - 116, Pisa, 1989.

Descrizione
Il corpo da pesare si pone sul piatto a sinistra. I decagrammi sono costituiti da anelli cilindrici di diverso diametro: quattro da 10 grammi e uno da 50 grammi. Essi sono posti su gradini di supporto che si possono abbassare successivamente girando la chiave dei decagrammi posta all'esterno. Girando la chiave segnata 10 verso sinistra i pesi vengono caricati sul piattello: prima, l'uno dopo l'altro i quattro anelli da 10 grammi.
A questo punto un successivo movimento solleva i quattro pesi e fa scendere l'anello da 50 grammi. Continuando a girare la chiave ritornano a scendere sul piatto successivamente i quattro pesi da 10 grammi fino ad arrivare a 90 grammi. I grammi sono costituiti da piastrine rotonde forate nel mezzo: quattro da un grammo e una da cinque grammi. Normalmente sono poste su punte d'avorio sporgenti dalla base. Girando la chiave dei grammi possono essere depositate sul piattello di carica.
Secondo le necessità si depongono successivamente le piastrine da un grammo, fino ad arrivare a quattro grammi. Dopo scende la piastrina da 5 grammi, mentre si sollevano tutte insieme le quattro da un grammo. Poi tornano a scendere, l'una dopo l'altra, le piastrine da un grammo. I decagrammi e i grammi si leggono sulle posizioni delle loro chiavi.
Illustrazione Per i decigrammi e i centigrammi esistono due appositi meccanismi, costituiti da due stelle con nove raggi ciascuna, rette da supporti, con appendici alle estremità, di differente lunghezza. Su queste appendici poggiano nove pesi filiformi che hanno l'aspetto di una M latina. Quelli portati da una delle due stelle sono tutti da 0,1 grammo; quelli dell'altra stella sono tutti da 0,01 grammo.
Le appendici passano tra due guide dentate, fisse sulla parte anteriore del piattello di carica: i denti delle due guide corrispondono alle diverse lunghezze delle appendici che portano i pesi a M, cosicché se le stelle girano in un senso, questi pesi vengono depositati; se girano nel senso contrario i pesi vengono invece sollevati. Le rotazioni delle stelle si compiono mediante le chiavi esterne segnate 0,1 e 0,01. I milligrammi e i decimi di milligrammi si apprezzano con il solito cavalierino.
Nelle misure di grande precisione le letture si fanno a distanza per mezzo di un cannocchiale, perché la presenza dell'operatore non alteri la temperatura delle diverse parti del giogo e quindi le lunghezze dei bracci. La bilancia di Nemetz è all'interno di una cassa di mogano e vetri e la pesata si compie a custodia chiusa, per evitare le correnti d'aria. Il piano è di marmo. I pesi conservati in scatola separata sono dorati.

Bibliografia
DE LA RIVE (1858) t.III, pp. 464-467. DAGUIN (1867) t.III, pp.839-843. BUCCOLA (1883) pp.33-35.

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Scheda Δ
Firma: Jos. Nemetz Wien.
Identificazione: [etichetta metallica] 331. [stampigliato] 550.
Provenienza: Acquistata.
Prezzo: Lire 725.
Materiale:Ottone, ferro, acciaio, marmo. I pesi conservati in scatola separata sono dorati.
Dimensioni: 540 x 360 x 640.
Datazione: buono di ingresso n° 166 del 12.12.1986.