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Termometro registratore Richard

Tratto da Roberto Vergara Caffarelli, STRUMENTI SCIENTIFICI TRA XVIII E XIX SECOLO NEL DIPARTIMENTO DI FISICA DELL' UNIVERSITA' DI PISA, in:
C.A. Segnini e R. Vergara Caffarelli, ANTICHI STRUMENTI SCIENTIFICI A PISA (SEC. XVII - XX), pp. 158, Pisa, 1989.

Descrizione
Questo strumento serve per registrare la temperatura dell'atmosfera con continuità nel periodo di una settimana. Illustrazione L'apparecchio sfrutta il differente modo di dilatarsi dei corpi solidi. Saldando insieme due lamine di differenti metalli, la forma della lamina risultante cambia col variare della temperatura, perché i metalli si dilatano o si contraggono in maniera differente.
Scaldando la lamina bimetallica, essa si curva dalla parte della lamina che si dilata meno; mentre si incurva dal lato opposto quando si raffredda.
La lamina incurvata che si vede sulla destra della figura è la lamina bimetallica, di cui una estremità è fissata a un supporto sporgente dalla scatola, mentre l'altra estremità è connessa ad un indice, attraverso un sistema di leve che amplifica la distorsione. All'estremità dell'indice è posta una penna, munita di una vaschettina piramidale, che si riempie d'inchiostro (generalmente anilina mista a glicerina, in maniera da poter durare a lungo senza seccare). La penna poggia leggermente su un cilindro di ottone, girevole intorno ad un asse verticale. Il moto uniforme è assicurato da un congegno di orogeria che muove un piccolo rocchetto, collocato eccentricamente al movimento, i cui denti si incastrano con quelli di una ruota dentata fissa e centrata nell'asse del cilindro. Le dimensioni delle ruote e del cilindro sono calcolate in maniera che la carta avanzi di 4 centimetri al giorno, ed il cilindro fa un intero giro in una settimana. Sul cilindro è avvolto un foglio di carta, sul quale è già disegnato un sistema di coordinate, che permettono di fissare il tempo e la temperatura. La penna dell'indice segna sulla carta una linea con continuità, da cui si può dedurre la temperatura corrispondente ad ogni istante. Il movimento di orogeria si carica, introducendo nel buco aperto sul fondo superiore del cilindro l'imboccatura quadrata più grossa di una chiave a doppia entrata, e girando a sinistra. L'altro buco posto sullo stesso fondo, che deve rimanere chiuso, serve a regolare l'avanzo o il ritardo dello scappamento, come negli orologi ordinari. La custodia in cui è rinchiuso l'apparecchio è di lamiera di zinco, perché il termometro possa essere esposto all'aria aperta.

Bibliografia
DENZA (1882), pp. 255-263. BATTELLI, CARDANI (1916), Vol.III, p. 33-34.

 

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Scheda Δ
Firma: [sulla base di ottone] Richard Frères/constructeurs/Brevetés/ à Paris/. [punzonato sulla base, in due punti] Breveté R.G.D.G. R.F. n° 2650. [Targhetta all'esterno dell'involucro di lamiera] Thermomètre enregistreur/ breveté S.G.D.G. / Richard Frères/constructeurs/8, Impasse Fessart/Paris.
Identificazione: [etichetta metallica] 146. [Stampigliato] 481.
Provenienza: Pierucci.
Prezzo: Lire 133,8.
Materiale: Ottone, zinco, vetro.
Dimensioni: 350 x 130 x 170.
Datazione: buono di ingresso n° 46 del 20. 5.1887.