Fondazione Galileo Galilei

Descrizione

AB: asse di legno forte (bosso o ebano), lungo circa 73 cm, a sezione quadrata di 23 mm di lato. AG e GH: due righe di metallo. La riga AG è incernierata in A all' asse AB e in G alla riga GH, che a sua volta è incernierata in H ad un anello a sezione quadrata.
Al centro si vede lo strumento aperto: ES è l' asse di legno, FIC il balestrino aperto che fa l' angolo retto IEC, quando l' anello IO viene fermato al suo luogo con la vite O, l' altro braccio è EF. Sia le due parti CE e EF della squadra che la gamba ES sono divise in decine, a loro volta divise in dieci gradi. La lunghezza delle decine sarà uguale al raggio della circonferenza dove le teste delle righe sono incassate insieme, come si vede in X.
Come quadrante viene utilizzata la diagonale CI. Per segnare su di essa i gradi, si disegna, su carta reale, un quarto di circonferenza di raggio uguale a EC, e lo si divide in 120 gradi, 60 per parte. Appoggiando lo strumento sul disegno, si tracciano in corrispondenza le divisioni sulla diagonale: in questa maniera si ha il sesto grado dai due lati a partire dal centro N. I bombardieri se ne servono per mettere a segno l' artiglieria a quella elevazione che occorre loro per colpire il nemico. Il filo del piombino, fermato in E permette di leggere l' elevazione sulla diagonale CI.
Nella parte posteriore delle due righe ECI vi sono due linee segnate con i diametri delle palle e i pesi corrispondenti. Lungo una riga vi sarà segnata una seconda linea, la cui lontananza della prima servirà a conoscere il vento che si deve dare a tutte le palle. Vi è pure segnato il diametro di una palla che pesa una libbra. Presa con un compasso questa distanza, si faccia scorrere l' anello quadrato lungo la gamba ES fino a che questa distanza sia trovata trasversalmente tra due punti segnati sulle due linee, e poi lo si fissi al punto giusto con la vite O. Dopo ciò lo strumento darà tutti i pesi e i venti delle palle.
Nel libro del Lorini ci sono descritti altri dettagli, tra i quali: il sistema di mira e i traguardi necessari; il piombino con il filo di seta e il tubicino di ottone per fissarlo in E; la scatoletta per conservare il piombino ecc. Infine vien data la procedura per alcune operazioni: livellare; misurare distanze, altezze e profondità; fare piante e carte geografiche ecc..

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