Gli Scritti, le opere e le macchine del grande scienziato pisano
Giovanni Polvani ordinò in un archivio tutti i documenti che aveva rinvenuto e questi, unitamente alle cessioni degli eredi Pacinotti, e al patrimonio di macchine e strumenti, formavano «una ricca collezione di carattere storico tale da costituire un piccolo Museo particolarmente riguardante l’opera di A. Pacinotti».Manoscritti, quaderni, disegni, appunti, progetti, registri di inventario costituiscono una parte del cospicuo Fondo Pacinotti affidato dall’Università di Pisa alla Fondazione Galileo Galilei.
Il Fondo Pacinotti, di proprietà dell'Università di Pisa, è il più consistente dei Fondi conservati e gestiti dalla Fondazione Galileo Galilei: è costituito dall'archivio, dalla biblioteca di Luigi e Antonio Pacinotti, dagli strumenti ideati e realizzati da Antonio Pacinotti, da alcuni cimeli.
Tutto il patrimonio trova una prima parziale elencazione nel lavoro che Giovanni Polvani pubblicò nel 1930: Le cose storicamente più notevoli possedute dall’Istituto di Fisica tecnica della R. Scuola di Ingegneria di Pisa.
Successivamente con una nuova pubblicazione dedicata all'opera di Pacinotti (Antonio Pacinotti. La vita e l’opera) uscita quattro anni più tardi, si avrà un elenco molto più particolareggiato.
Proprio a Giovanni Polvani si deve l'importante opera di recupero del Fondo Pacinotti: egli, inoltre, ordinò in un archivio tutti i documenti che aveva rinvenuto e questi, unitamente alle cessioni degli eredi Pacinotti, e al patrimonio di macchine e strumenti, formavano la ricca collezione di carattere storico, che costituisce oggi il Fondo.
Di recente, nel 2007 la Fondazione Galileo Galilei ha pubblicato Ho costruito il seguente apparecchietto. Antonio Pacinotti manoscritti e strumenti, che ripercorre dettagliatamente tutta la vicenda dell'acquisizione da parte dell'Università di Pisa del Fondo Pacinotti.
Documentazione aggregata all'archivio PacinottiLe vicende che portarono all'acquisizione del Fondo furono piuttosto lunghe e anche strettamente legate alla vicenda dell’occupazione dei locali demaniali da parte della famiglia Pacinotti: la Fondazione Galileo Galilei conserva in copia tutta la documentazione su quella vicenda, grazie ad una accurata ricerca effettuata dal professor Roberto Vergara Caffarelli che nel 1991 pubblicò un saggio in cui ripercorreva puntualmente tutta quanta la vicenda.
L'utente, dunque, può visualizzare l'elenco dei documenti riguardanti l'acquisizione del Fondo, ordinati cronologicamente. Non è stato possibile proporre qui schede archivistiche, ma di ogni documento vengono indicate nell'ordine: data topica e cronica, autore, destinatario, oggetto ed eventuali annotazioni.