Fondazione Galileo Galilei
Divisione in sezioni
Divisione in faldoni
Documentazione aggregata
Il patrimonio documentario pacinottiano

L'Archivio di Luigi e Antonio Pacinotti per la sua conservazione e gestione è stato affidato alla Fondazione Galileo Galilei, nei cui locali è stato trasferito il 25 luglio 2005.

Dai documenti d'archivio emerge tutta la versatilità di Pacinotti, la varietà dei suoi interessi: tra le carte infatti è possibile trovare disegni (schizzi o progetti accurati), lezioni o appunti per lezioni date all’Università, appunti per discorsi sia di Antonio sia del padre Luigi, numerosissimi appunti su esperimenti sui più svariati argomenti; note di studenti che frequentavano le lezioni di Pacinotti, registri di esperimenti, varia corrispondenza familiare (in particolar modo tra Luigi e Antonio) ma anche con personaggi illustri d’Italia e di Europa, e ancora considerazioni sulla realizzazione di alcune macchine, richieste di brevetti, carte riguardanti le esposizioni di Vienna, Parigi, Torino; e attestati, inventari, quaderni; e gli appunti più svariati; pensieri sulla fede; ma anche scene di commediole, ricettari.

Benché si stia procedendo ad un lavoro di ri-ordinamento archivistico più particolareggiato e puntuale, è stato doveroso e necessario rispettare l'ordine in cui le carte d'archivio sono giunte fino a noi che, in questo caso, è l'ordine dato da Polvani.
Nell'ordinamento dell'archivio, Giovanni Polvani individuò cinque Sezioni indicate con i numeri romani e con una sorta di titolo che riunisce tematicamente i documenti:

Escludendo la seconda, costituita da quaderni, i documenti delle altre sezioni sono raccolti in fascicoli, a ciascuno dei quali corrispondono un numero arabo e un titolo. I fascicoli sono raccolti in quattordici faldoni che non sono numerati, ma riportano sul dorso i numeri estremi dei fascicoli che contengono.

Riportiamo l'elenco dei fascicoli proponendo le due divisioni possibili: la prima che rispetta la divisione in sezione di Polvani, indicando per ogni sezione i fascicoli che a quella sezione appartengono. La seconda modalità di consultazione rispecchia la divisione fisica dei fascicoli in faldoni.

Divisione in sezioni

Sezione I - Manoscritti vari
La prima sezione raccoglie la parte più consistente dell’intero archivio, e consta di 201 fascicoli in cui sono raccolti manoscritti sia di Luigi sia di Antonio Pacinotti.
Sul dorso del dodicesimo faldone c’è scritto: "seguito 199-200-Fine e 210 211". I fascicoli contenuti sono tre: il primo è un gruppo di centinaia di carte che concludono il fascicolo I.199 per il quale Polvani scelse il titolo Manoscritto incompleto riguardante il "Corso di fisica tecnologica di L. Pacinotti". Poi c’è un fascicolo con segnatura I. 200 che contiene «Lettere a Andrea Zambelli» e un altro che reca sulla copertina due segnature: I. 210 e I.211 su cui c’è scritto "Carte di nuova archiviatura" e poi, a matita, I.210 (1-2-3-4-5) e I.211 (1-2). I fascicoli, dunque, se è stata rispettata la sequenza della numerazione dovrebbero essere 211, ma di eventuali fascicoli numerati da 201 a 209 non c’è traccia, almeno per le verifiche che è stato possibile effettuare fino a questo momento. Quindi, fisicamente, la Sezione I consta allo stato attuale di 201 fascicoli.

Sezione II - Libretti di appunti di A. Pacinotti
La seconda sezione, dei quaderni che contengono note, risultati, progetti relativi a ricerche sperimentali, appunti svariati [...] fissati da A. Pacinotti quasi giorno per giorno, in forma di diario, dal 7 febbraio 1861 al 10 maggio 1911. I quaderni furon dallo stesso Pacinotti denotati con le lettere A, B, C, D, E, F, G, H, I, J, K, L, M, N, O, P, Q, R

Sezione III - Appunti scolastici di A. Pacinotti
La terza sezione comprende appunti e annotazioni presi alle lezioni dei professori Meneghini, Betti, Botto, Lavagna, Mossotti, Doveri su vari argomenti.

Sezione IV - Varia
La quarta sezione, identificata con un generico "varia" raccoglie: ricevute di spese per il Dottorato di L. Pacinotti, alcune carte inerenti alla professione di avvocato di L. Pacinotti, cenni biografici di A. e L. Pacinotti, carta topografica di Pistoia, vecchie stampe, cartelli scritti da A. Pacinotti, copie delle parti dei libretti del 1858-60 di A. Pacinotti cosí detti "Sogni" che non sono state fotografate, fotografie di documenti, macchine, disegni di Antonio Pacinotti studente, una memoria di Edmond Becquerel con una lettera autografa dello stesso Becquerel.

Sezione V - Inventari
La quinta sezione, infine, è dedicata agli inventari: sei, più un fascicolo di "appunti inventariali varii".

Divisione in faldoni

Viene riportato di seguito l’elenco dei fascicoli secondo la loro suddivisione per faldoni, così come sono ordinati nell'archivio: cliccando su ogni singolo faldone si potrà visualizzare l'elenco dettagliato dei fascicoli a ciascuno dei quali Giovanni Polvani assegnò un titolo indicativo dei documenti contenuti.

Documentazione aggregata all'archivio

Fu grazie alla ricognizione effettuata da Giovanni Polvani che venne alla luce il patrimonio storico-scientifico di cui faceva parte quello che oggi costituisce il Fondo Pacinotti.
Le vicende che portarono alla sua acquisizione furono piuttosto lunghe e strettamente legate alla vicenda dell’occupazione dei locali demaniali da parte della famiglia Pacinotti: la Fondazione Galileo Galilei conserva in copia tutta la documentazione su quella vicenda, grazie all'impegno del professor Roberto Vergara Caffarelli che nel 1991 pubblicò un saggio in cui ripercorreva puntualmente tutta quanta la vicenda, grazie ad una accurata ricerca effettuata sui documenti d'archivio; la documentazione non è tuttavia completa.
Di seguito viene riportato l'elenco dei documenti in ordine cronologico, suddivisi per anni,
che - raccontandone la vicenda - costituiscono a loro modo una documentazione aggregata dell'archivio Pacinotti. Di ogni documento vengono indicate nell'ordine: data topica e cronica, autore, destinatario, oggetto ed eventuali annotazioni.

Fondazione Galileo Galilei / Museo degli Strumenti per Il Calcolo