Fondazione Galileo Galilei
Storia del Museo
Nascita di un Museo

Nell’Aprile del 1989 il Consiglio del Dipartimento di Fisica istituisce il Centro per la Conservazione e lo Studio degli Strumenti Scientifici il cui scopo è l’identificazione, la classificazione, il restauro e la conservazione degli strumenti scientifici o di qualsiasi altra cosa che abbia un valore storico di competenza del Dipartimento. Nell’Ottobre dello stesso anno il Centro viene riconosciuto come entità museale dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione dell'Università di Pisa ed entra a far parte della Commissione Musei dell’Università.
Al Centro sarà assegnato anche il Fondo Pacinotti che, in parte, è ancora in deposito alla Domus Galileiana. Come responsabile del Centro viene nominato il prof. Roberto Vergara Caffarelli del Dipartimento di Fisica. Inizialmente al Centro vengono assegnate come sede alcune stanze del Dipartimento di Fisica in piazza Torricelli e due locali del palazzo della Sapienza, dove già erano conservati gli strumenti astronomici dell’Antica Specola Pisana.
L’attività del Centro inizia nel 1989 con una mostra sugli Strumenti Scientifici dell’Università di Pisa del XVIII e XIX allestita presso il Museo Nazionale di San Matteo.

In questo periodo nasce l’idea di realizzare un Museo dei Calcolatori, documentando l’evoluzione della storia del calcolo attraverso i suoi stessi strumenti, che si rivela subito vincente.
Infatti nel 1993 il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica costituisce una Commissione Nazionale per il Museo degli Strumenti per il Calcolo, al fine di predisporre un piano organico per la sua realizzazione. Nel 1994 con il professor Vergara, il dottor Claudio Luperini e Carlo Guidi (Tecnico del Dipartimento di Fisica), assegnato al Centro, nasce un gruppo di lavoro per portare avanti tutte le attività del Centro; nello stesso periodo il complesso di edifici costituenti i Vecchi Macelli Pubblici di Pisa, di proprietà del Comune di Pisa, vengono concessi per 99 anni all’Università di Pisa, allo scopo di ospitare esclusivamente il Museo. Le attività vanno avanti sia nell’area degli strumenti scientifici, in cui Carlo Guidi inizia l’opera di restauro dei vari pezzi della collezione, sia nell’area informatica in cui si comincia la raccolta di computer (grandi e piccoli) da tutta Italia. Il gruppo inoltre sviluppa competenze nel campo della grafica, della multimedialità e del web. Tutto questo è istituzionalmente rappresentato dal Centro di cui il dottor Claudio Luperini del Dipartimento di Fisica, nel 2000, verrà nominato Conservatore.

Nel 1995 iniziano i lavori di restauro nell'area dei Vecchi Macelli. Il Museo prende il nome di Museo degli Strumenti per il Calcolo: dopo aver scartato la possibilità che diventi un'entità museale dell’Università, si comincia a pensare alla migliore soluzione per la gestione del Museo. La soluzione migliore risulta essere la riattivazione di una Fondazione dell'Università di Pisa degli anni trenta, la Fondazione Galileo Galilei, per trasformarla in una Fondazione a partecipazione. Nel 2001 il Dipartimento di Fisica con una delibera del Consiglio di Dipartimento (n. 23 del 3 aprile) affida in comodato alla Fondazione Galileo Galilei tutte le Collezioni museali del Centro, tutti i mobili, le attrezzature, l'hardware e il software in uso presso il Centro.

Attualmente il Museo degli Strumenti per il Calcolo, di cui è responsabile il dottor Claudio Luperini, con sede nell’area dei Vecchi Macelli di Pisa, viene gestito dalla Fondazione Galileo Galilei e al suo interno ospita anche il Centro per la Conservazione e lo Studio degli Strumenti Scientifici, ente museale dell’Università di Pisa, con le sue collezioni.