Fondazione Galileo Galilei
monografie

 

IllustrazioneT. Paladini, La macchina «CEP», come noi ci siamo abituati a chiamarla... L'avventura pisana nell'indagine storiografica delle carte d'Archivio, in M. Vanneschi (a cura di), La CEP: storia, scienza e umanità dell'avventura informatica pisana
Pisa, Felici editore, 2009

In occasione delle celebrazioni per la CEP dell'11 e 12 giugno, Felici editore ha pubblicato una monografia dal titolo La CEP: storia, scienza e umanità dell'avventura informatica pisana, che si apre con un contributo di Tiziana Paladini dal titolo La macchina «CEP», come noi ci siamo abituati a chiamarla..."L'avventura pisana nell'indagine storiografica delle carte d'Archivio. Il contributo, proponendo un approccio di tipo meramente storico, indaga dettagliatamente le fonti documentarie sulla storia della CEP circoscrivendo il campo di indagine ai documenti conservati presso l'Archivio generale di Ateneo a Montacchiello.


IllustrazioneC. Luperini, La Fisica Sperimentale a Pisa in età lorenese da Carlo Alfonso Guadagni al giovane Antonio Pacinotti, in "Sovrani nel giardino d'Europa. Pisa e i Lorena"
Pisa, Pacini editore, 2008

All'interno della mostra "Sovrani nel giardino d'Europa. Pisa e i Lorena" la sezione dedicata agli strumenti scientifici e' stata allestita con quattro oggetti del Dipartimento di Fisica: la Macchina di Cavallo, la macchina per lo studio delle correnti indotte di Matteucci, il Telescopio di Short e gli anelli di Antonio Pacinotti, apparecchiature costruite e utilizzate dai professori della Cattedra di Fisica Sperimentale dell'Università di Pisa durante il periodo lorenese.


IllustrazioneGalileo Galilei e Antonio Pacinotti strumenti e scoperte di due scienziati pisani
Atti del convegno – Pisa, 20 aprile 2007, Pisa, Fondazione Galileo Galilei, 2008.

Il convegno Galileo Galilei e Antonio Pacinotti strumenti e scoperte di due scienziati pisani, organizzato nel 2007 in occasione dell'omonima mostra, ha visto gli interventi di studiosi che hanno tracciato diversi percorsi nello studio della ricerca di Galileo Galilei e di Antonio Pacinotti, offrendo così nuovi spunti di indagine. Gli interventi sono stati tanto diversificati quanto affascinanti perché attengono a questioni meno indagate e talvolta inedite.


IllustrazioneC. Luperini- T. Paladini, Ho costruito il seguente apparecchietto. Antonio Pacinotti manoscritti e strumenti
Pisa, Edizioni ETS, 2007.

Il Fondo Pacinotti è uno dei tesori dell'Ateneo pisano che per lungo tempo è rimasto nascosto e che, poco alla volta, sta riemergendo da un polveroso passato. Questa pubblicazione ci guida nella storia – appassionante e travagliata – del Fondo, attraverso la sua riscoperta, il suo (parziale) recupero, il restauro degli strumenti scientifici di Antonio Pacinotti, fra cui spicca la celeberrima macchina dinamo-motore a corrente continua, meglio nota come "macchinetta". Per la prima volta gli strumenti vengono indagati dettagliatamente nel loro funzionamento; viene offerto un punto di vista inedito dell'opera dello scienziato attraverso la descrizione dell'archivio che riemerge da un letargo durato oltre mezzo secolo e che, in buona parte, è ancora inesplorato. Un'opera dunque che riscopre un patrimonio prezioso per l'Università di Pisa e per la storia della scienza.


IllustrazioneDal compasso al personal computer, un percorso nella storia del calcolo automatico,
a cura del Museo degli strumenti per il calcolo di Pisa, in bit@byte. Dalla storia dell’informatica in Italia alla storia di Sogei, Roma, Telepress, 2005 (pp. 37-55).

Nel 2005 il Museo degli Strumenti ha partecipato alla mostra organizzata dalla Sogei a Roma, per le celebrazioni del trentennale che la società aveva organizzato. Il ruolo del Museo degli Strumenti per il Calcolo ha riguardato non solo l'esposizione di prestigiosi pezzi della collezione (come il Cray XMP, macchine meccaniche ed elettriche e personal computer), ma anche con un ampio e interessante contributo in questa pubblicazione.


IllustrazioneGalileo e Pisa,
a cura di R. Vergara Caffarelli, Ospedaletto (Pi), Felici Editore, 2004.

"Galileo e Pisa" è stato pubblicato in occasione della mostra organizzata al Musée d’Histoire des Sciences di Ginevra dal 19 ottobre 2004 al 15 febbraio 2005 nella quale sono stati presentati autografi, manoscritti, libri, quadri, riproduzioni di stampe, ed alcuni esperimenti ideati da Galileo e ricostruiti in base alla descrizione delle sue esperienze. Tutti gli oggetti esposti in mostra provenivano da Pisa: tra i pezzi più prestigiosi ricordiamo la lettera di Galileo a Paolo Sarpi, uno dei documenti più importanti di tutta la storia della scienza.
La lettera, conservata alla Biblioteca Universitaria di Pisa, è uno dei cimeli galileiani più importanti: si tratta della risposta di Galileo alla lettera che Sarpi gli aveva scritto sette giorni prima (la lettera di Galileo è del 16 ottobre 1604) in cui è contenuta la formulazione della prima legge della storia della meccanica; proprio questa lettera rappresenta di fatto il documento che fa di Galileo il padre della fisica sperimentale.


IllustrazioneT. Paladini, Il Museo degli Strumenti per il Calcolo in Arte e scienza nei musei dell’università di Pisa
Pisa, Edizioni Plus, 2002.

Questo volume rappresenta un importante contributo alla conoscenza delle collezioni dell'Ateneo pisano. L'impostazione stabilita dall'allora Commissione Musei dell’Università (oggi Sistema Museale d'Ateneo) ha previsto per ogni entità museale quattro nuclei fondamentali: la storia, le collezioni, il loro ruolo attuale e i personaggi che a quelle collezioni o a quei musei sono strettamente connessi perché hanno magari creato le raccolte o hanno comunque contribuito al loro arricchimento. La Fondazione è presente naturalmente con il Museo degli strumenti per il Calcolo.


IllustrazioneEnrico Fermi - Immagini e documenti
a cura di Roberto Vergara Caffarelli, Pisa, Edizioni Plus, 2001

Una preziosa raccolta di immagini e documenti inediti, è la pubblicazione degli Atti della mostra per il centenario della nascita di Enrico Fermi (1901-2001). Si tratta i documenti pazientemente raccolti da Roberto Vergara Caffarelli che provengono da vari Istituti e dagli eredi di Fermi: questo lavoro è il preludio ad un lavoro di prossima pubblicazione, curato sempre dal professor Vergara.


IllustrazioneComputo, ergo sum. Viaggio nella storia del calcolo automatico
a cura di C. Paoli, Pisa, Stamperia e legatoria pisana, 2000.

Il titolo, scelto per l'omonima mostra allestita nel 2000, invita ad una riflessione sui rapporti tra il generico pensare e la specializzazione del pensiero stesso che si realizza attraverso la struttura logico-matematica, in cui la scienza riconosce il criterio costitutivo del suo esistere e del suo consistere. La mostra, di cui questa piccola pubblicazione è tangibile testimonianza, segnò l'inizio delle attività espositive nella sede del Museo degli Strumenti per il Calcolo.


IllustrazioneI musei e le collezioni dell'Università di Pisa nel 1999
a cura di R. Ciranni, Pisa, Primula Multimedia s.r.l., 1999.

La pubblicazione nasce a complemento della mostra tenuta nel 1999 a Palazzo Lanfranchi dedicata alle collezioni dell'ateneo pisano. La mostra, fortemente voluta dalla Commissione Musei dell'Università, aveva, tra l'altro, lo scopo di rilanciare l'attenzione su istituzioni che rischiavano di essere abbandonate, perché considerate superate. Questa mostra dunque ha significato anche un ritorno di attualità delle collezioni museali dell'Università di Pisa.


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